Amico Francesco!!

Di emozioni dovremmo esser tutti pieni se veramente viviamo ciò che raccontiamo e trascriverle facendole leggere è unicamente un atto di umile altruismo; d'assenza di pudore e significativa capacità d'amare senza pretese e mire occulte.
Ma forse questo lo san leggere in pochi.......se ci si limita a leggere letterelamente.
Spesso solamente le ultime parole apposiatamente studiate e posizionate da chi scrive ci ..............meravigliano? o comunque ci portano sulla retta interpretazione.

LA MIA PRIMA VOLTA

Non menziono l'anno, nè la stagione.
Rammento, una gran bella giornata assolata;
d'un giorno: da ricordare
Iniziai a respirarlo, in compagnia dell'alba.
Un aria, ricca di di speranze e cose nuove;
che leggevo anche in altri elementi.
Fù il giorno: della mia prima volta.........
Quanto tremore e timore insieme.
Lei, bella; formosa e bruna: dall'età incerta.
Il timore di.....................
non riuscire: di non essere all'altezza.
Tante le esitazioni.
Troppe, le domande e le risposte; appese ad un filo.
Non mi resi neppure conto, di...avercela fatta che........subitodopo......... .m'assopii.
Uscito dal lieve torpore,
grazie al tiepido e vibrante dondolio: che ancora c'univa.
Lei giaceva accanto a me, sull'umido pozzetto.
Il sole, non poteva più illuminare il suo corpo.
E le stelle, che pur avrebbero voluto; lo scalfivano appena: nei contorni.
Spossata prima, ed immobile poi; dal tanto a lungo fatto insieme.
Solo pochi minuti prima, sui suoi fianchi: si rispecchiavano gli ultimi bagliori.
Le sue poco note forme, m'inducevano a sfiorare il suo essere; spesso le mie mani leggere :scivolavano su quel corpo così....
Immobile nel buio ma ... oramai mio...per sempre.
Mi batteva in mente, la favola della bocca grande e delgli occhi enormi.
Non era uscito, un solo gemito; nè un lamento: da quelle labbra.
Eppur se pago, avrei voluto ..........
Magari, avrei potuto avere e dare di più.
Ero ancora lì per questo.
Non m'avevano saziato, quelle pur forti emozioni.
Anzi! forse complice la gioventù, che mi portavo dentro....
In quei momenti ed in quel buio non rammentavo ancora.
Mi chiedevo, di che colore avesse gli occhi.
Per lei, avrei voluto un colore più vivo e meno spento, dei suoi che neppure rammentavo.
Strano vero?
Si!!!! mah vi sembrerei più strano io
se vi confessassi che avrei voluto cambiare il colore degli occhi
alla mia prima..........................................................................Cernia di fondale

Pescegatto

evviva la cernia..

Pescegatto sei profondo.... come il mare.

vorrei che questo tuo seme piantato in questo forum crescesse in maniera esponenziale l uso della parola non è a tutti dato, ma la lettura dei versi profondi a tutti riescono toccare e aprire quelle porte che sono chiuse senza ragione..

grazie

Amo esageratamente la natura a cui sento appartenere.
Spesso mi capita di scrivere interpretando situazioni e persone ma anche come fossi l'animale o l' elemento a cui rivolgo il mio pensiero .
Amo enormemente il mare e sotto vi riporto alcune delle righe mi fà dire:

Venite a cercarmi se volete
Dietro quelle dune dalle aride chiome
Oltre l’ombra dei branchi di pini selvaggi

Trovatemi e sentirete d’averne bisogno
Senza forzar troppo le idee
Restando voi i padroni delle vostra mente

Sfioratemi se ancora vi è permesso andare
Fatelo sulle mie rive! spesso da voi macchiate a lutto
o tra gli scogli che mi son seni scoperti

Vivetemi oh addirittura …. appartenetemi
Immergendovi nel mio essere
Usandomi per avere ciò che ogn’uno di voi sogna

Conoscerete a fondo ciò che mi anima solo …………….
Quando avrete visto molto ch’è mio
E vi ci sarete nutriti spirito e mente

Venite a ritrovarmi quando volete
Rispettando la mia inapparente fragilità
Pregandomi l’ immortalità se v’amate.

Venite a sfiorarmi ancora e vi sarà più facile andare
Prima che le dune perdano le loro aride chiome
Presto! Fate presto o……………………..

Neppure i pini selvaggi sapranno più far ombra
E voi !! non più padroni della vostra mente
Vi trasformerete da uomini a…….. meno di niente.

PEscegatto

Per aiutare la comprensione di quanto segue anticipo che son io a paragonare il mio calare e salpare i palamiti in mezzo al mare alla pari di come (quando ero ragazzino)venivano manipolati ed idealizzati i rosari dalle vecchie in preghiera.


O rosario der Mare


Mentre me passa tra le mano sia calanno che sarpanno

Mè rivedo cor pensiero quanno o facevino e vecchiette
Nginocchiate o poggiate sui banchi der prete

E stò cervello fuso pià n’antra strada e me se lluntana .

Arisento nella mente quella cantilena
Quanno o facevino sedute su quelle strette scalette

Nà preghiera p’ogni granello

Un rosario p’ogni fratello che stava male
Un rosario pe a commare Rosa che doveva usci dall’ospedale


E poi de corsa ne ncominciavino n’antro come se avessero avuto paura
Quasi ….. Dio le avrebbe castigate se nnavino più piano

Un rosario pè i morti dell’urdima guerra
Un rosario pè l'anime che stavino nel limbo

Nè capivo allora certe cose essendo ancora munello
Poi sò dovuto scappa dar paese e pè cercà de famme grosso
tanti pensieri me li sò dovuti scordà! scrollà de dosso.

Oggi me ritrovo invecchiato pure io
E come loro stò cò nà cosa in mano in cui ce credo

Né fatto a grani ma me gira uguale pè le mani
Me ce dedico con fede ma mai ao stesso indirizzo

Stò dentro un posto do me piacerebbe moricce
e ogni preghiera me sponna er cervello

nà preghiera p’ogni sarda e ogni amo che scenno
Un sospiro p’ ogni bracciolo che riporto alla luce

Er mio rosario marino

Un rosario o calo per fonno
Un rosario o calo per tonno

E quasi fosse un segno Divino……… Gesù Cristo
me fa fà l’occhietto d’an derfino

Pescegatto

Sopra ho scritto di amare il mare.
Lo amo profondamente è vero.
Lo amo nonostante esso una notte dell' estate 2010 mentre rientravo da una fortunata pesca d'altura s'è preso la vita del mio fedele compagno d'avventure: ""Strillo"".
Mentre io ero a riposare in cabina lui teneva la rotta verso il porto.
Era quasi mezzanotte ed all'improvviso .................................... mi risvegliai sott'acqua con la barca capovolta a 13 miglia dalla costa con 350 meti di fondo sotto.
Inutile andare nei particolari.

La sera dopo parlavo dell'accaduto con Dio.
Non scambiate le mie parole per bestemmie ma giustificatele come un linguaggio troppo duro indirizzato ad un amico con il quale parlo forse................ troppo spesso


Perché?

Perché ogni volta che me guadagno cò a capoccia o cor sudore un attimo de felicità in un modo o l’altro ma l’hai da fà sempre paga?
Sò nsacco e vorde che to dico; è forse perché me ne so ccorto e t’ho c’ho rotto er cazzo??:: che oggi m’hai punito?
Bell’essere superiore quello che s’ha ripià con piccoletto che non po’ dì manco dù parole ad arda voce.
Che c’ha tanti de quei cazzi ar culo porettelo che solo in mezzo ar mare nun se sentiva fottuto
Era stanco morto per di più e cò nà gioia unica che iè batteva dentro er core che addirittura iè pesava.
Ma né che te rode er culo quanno mentre noi campamo quarche vorda c’è viè fatta bè o ce nduvinamo?
O so che nun me darai nà risposta e sò pure che nun è che o fai apposta mah……..
Continua a fa così e te daranno retta solo preti e sore insieme a tutti quelli che dà vita loro ne campino realmente si e no tre ore
Mo io che fò?
Che me ricconto?? Come cazzo posso riaffrontà er monno si nun me do una risposta ar perché io campo e Strillo no??
Hai barato! Hai rivordato er mazzo dopo ch’avevo smazzato
Hai mannato sopra er sotto e sotto er sopra o a dilla in n’a parola hai come sempre voluto mette bocca in quel che famo pè potè continuà a esse ritenuto quello che pensamo .
Nò so si te gustà vedè che piagno! O si l’hai fatto perché quanno stavamo insieme non te pensavamo ! perché er paradiso che prometti noi c’ho creavamo e o vivemio mentre ancora campavamo
Spetto er funerale e poi rivò!
Me rivò a pià quello che già ce semo presi insieme a Strillo.
Ao stesso posto ! a e stesse ore
Voio ritornà a terra cò a barca piena alla faccia de chi me mette limiti.
Nessuno me potrà dì niente perché né o pesce stò giro che porto a galla.
Tornerò con carico d’amore! Un misto de volè bene e de sopportazione che se pò magnà cotto o crudo a pranzo cena e colazione
E visto che quello che me dà er mare nò posso venne ………………………
Regalo tutto speranno che da quer che fò germogli quarche seme pè fa rinasce da quarche parte in questo monno n’animo sincero e schietto come quello che c’aveva quer piccoletto.

Lorenzo

...........deve essere stata una esperienza terrificante e che lascia il segno.

Dopo alcuni giorni invece con l'amico perso ci parlavo così!.



Ciao Strillo


Nun t’avevo mai parlato a stò modo

Manco l’avevo mai pensato che un giorno o potessi fà

Io stò ancora de quà e tu invece ……………………

Chissà si sì finito do me pareva d’esse rrivato quella notte

In quer buco nero che me voleva strappà er battito der core

Che ar solo avvicinammice i secondi me so parsi ore.

Se chiamasse pè questo eternità??

Dimme mpò Maurì …….. oltre a quello che m’è parso de capicce

Una vorda che ce se rivvà veramente c’hai più niente pè a capoccia??

Dì capoccia è sbaiato o sò ma a definillo ancora nun ce so rrivato

I rimpianti o so , che dè là non ce se ponno portà

dato che me so passati tutti sotto l’occhi mentre stavo quasi a ttraversà

Ringrazianno Dio restino de qua pure e persone amate

E forse è stato quer pensalle forte che a me m’hanno retto a galla

Mah ….è vero che dopo che te ne sì nnato nun te fanno sentì solo

Se sanno rivolge quarche bon pensiero a chi considerato amore o amico verò??

Una cosa me preme dè sapè!!! pure si mò te vonno fa passà pè quello che nun eri

L’hai sentite e ceres che t’ho portato e c’ho versato ner punto ndo te ne sì nnato??

E er regaletto che quarc' uno tramite me t’ha mannato??

Scommetto che l’hai cchiappato ar volo prima che rrivasse a fonno e mò………….

O tiei come quarc’ un antro tiè un po’ dè cose tue

Quasi fossero preziose e parlassero pè te a faie compagnia

Non c’avrai più er core che batte e me resta difficile capillo

Ma da quarche parte ce sarà pure quello che de tuo randagia ancora pè stò monno

O sò perché te sento e nò dico né pe fà contento nessuno né pè pià per culo quarcun’antro

Te sento ntorno! te sento dentro !

Te rivedo informe bazziccanno insonnolito cò a sigheretta ccesa in bocca

Sento a tossetta che tè ccompagnava

Vedo quer tuo girà a capoccia quanno c’era quarcosa che nun nnava

Me risento in core tutte parole che ce semo dette

Mentre me tocca ripassàmme i palamiti da solo c’ò a nebbia intorno all’occhi

C’ho sempre sotto mano tutte e cose bone c’avemo fatto

come pure quelle che sò state solo prove

Rtacci sua là fori quanto piove

C’è n’umidità che …… me cola pure sulle guance mentre scrivo

Intanto là fori a nebbia pare che sale

entra attraversa i muri e me fa stà male

Dici che sbaio a scrive e fa legge a tutti quello che mò me passa pè la mente?

Resterà quarcosa de quello che semo stati insieme no?

A vita né mica solo vive bene!! echecazz.... mica stamo dentro nà favola

Impareremo a quarcuno che a stò monno tocca volesse bene

E che dè veramente dritto intorno nun c’avemo niente

Mentre tutto quello che invece ce pare tale è purtroppo …………………. sempre artificiale

Tra um po’ me rivò a famme nà pescata e stò a pensà de fammela da solo


Ripasserò dò ce semo lasciati e te porto nà sorpresa, nà piccola cazzata.

Ma prima passo da Andrea e da antri amici che vedrai te manneranno quarcosa pure loro

Poi si voi venì cò me ...................

E porto io e canne stà tranquillo e pure l'esche nun mancheranno

A mò ridi eh? Fijo de mignotta

Famme ride pure a me mo che rivò

Prima o sai che invocavo e strillavo er nome de mi padre

Mò strillerò tutte due i nomi e strillanno è a te che dò er vantaggio.

iniziando a respirare il clima Natalizio!:


Visto che stamo a parlà tra babbi
Natà!! Spero un te dia noia si stò giro te parlo come fossi mi fratello.

A fratè!!perché quest’anno tu che poi
Cò e letterine che te rrivino e chiedino regali nun ce cenni o foco?

Anzi no!! Fermete ….........................che riciclamo
e passo a pià io, dopo che a befana se né nnata; si te trovo.

Piìtè invece e metti tutte insieme e preghiere che sargono ner cielo
Quelle vere ehhh!!! che tanta brava gente oggi fa pè potè sperà de continuà a magnà
Quelle indirizzate ar futuro de sto monno e de chi se ama
De chi nè avido e né po’ mette pè scritto perché c’ha da lavorà
O se vergogna poi de falle legge
C’hai er sacco tarmente grosso che io dico che ce ponno stà
Nun portà allora gingilli e cazzate inutili a nessuno
Magari quest’anno piagneranno i regazzini
Ma si fai come dico io o sorriso o metti in bocca ae madri e ai padri
Me pare più mportante no?
L’hai fatti ride pè 2000 e passa anni che piagnino pure na vorda.

Allora !!
Tu dovresti mette insieme tutte lè preghiere
E invece che scenne sua terra si e renne iala fanno
Te le carichi tutte sua slitta e prima che finisce st’anno
Dar fiò che conosci e servi da milleni te fai dì do vive er padre
E………. e porti tutte a Dio
Si te se ncazza vai tranquillo e fai pure er nome mio
Diè che so io che to c’ho mannato
Che a corpa e sempre mia e che volutamente nun ho levato quelle che tirino i corpi e sparino parolacce .
E’ giusto che quest’anno esso sappia dè tutti sti fijj de na mignotta che ce dovrebbero essere fratelli e che invece ce stanno sopra a sooffocà.
Noi volemo che se n’anno dà nà e pè fallo o capirà che l’avemo da denuncià.
A comincia dai preti
A da sapè chen fanno quello pe cui esso sé fatto mazzaà er fiio
E che invece tirino solo a fà cassa e i cacchi loro
Ridicolizzando quello che dovrebbero rappresentà e chiedenno sempre più de fa all’antri quello che a essi nun je garba ma iè conviè
Anzi no cominciamo da chi è che ce commanna
Da tutti quei balordi che …..possa piaie un corpo lì do stanno.
Essi fanno mordo peggio di preti .
S'en titolino Onorevoli perchè vonno campà alla grande tra lusso e mportanza alle spalle de tutti l’antri che lavorino .
Nun sentino e nun rispettino quello che esso c’ha commannato de fà quello c'ha fatto riportà giù scritto su dù pietre pen facciolo scordà: da quer poro Mosè nell’unica settimana bianca che sé fatto in vita sua.
Natà!!
Quarda che a parlà sò solo io ma semo centinaia de miioni a pensalla così e a contàcce!
Datte dà fà !
De sicuro ce risentimo presto , ma ner caso me ne scordassi
Te fò tanti tanti auguri anticipati pè o giorno da festa tua



Pescegatto

Anticipando l'anniversario

Luglio 2012

Manco a fallo apposta amico mio
Oggi! dopo du anni esatti che te ne sì nnato
Ce sò ristato!!.............................e tu m’hai accompagnato

Dù anni!!

Tanto durava er lutto ai miei quann’ero ragazzino
Quanno cò a fantasia riuscivo a fa quello che volevo
E nà giornata durava settimane.

24 mesi!!

Ho scritto lutto sopra …………..ma che cretino.
E te scrivo pure !! quanno invece standome vicino …………..
Se vede che dentro sò rimasto regazzino

104 settimane

All’amici iè dirò solo che so ristato là!
Che ce so nato in compagnia de antri
Senza fa nomi e che in barca eravamo in tanti.

730 giorni

A essi nun iè parra vero de tutte e code che iè mostrerò! Iè mostreremo.
Quarcuna cercherò de camuffalla pe falla cade su o scherzo
Passeremo pè bugiardi o pè spacconi.

Prego Dio che stò giro nessuno me rompa li co….i!!!!!!!!!

Lorenzo

Il rilascio d'un tonno gigante


Erimio tutti mezzi tonti in barca poco prima
Cor sole che c’entrava ner cervello
l’occhi pieni de colori azzurri e a capoccia gravida dè sogni
Nun credevo d’avè fatto bene i conti e me chiedevo
c’avrò nduvinato? o è pè culo che l’ho cchiappato?.
Rtacci sua quanto tirava
Curreva come n’treno in mezzo ar mar Tirreno
E er mulinello che quasi che ie cantava
attaccato a a canna che ancora o teneva ma scricchiolava
rifiutannose de lavorà me se ncantava
N’era però a quello che pensavo in quer momento
dentro a capoccia c’avevo n’antra roba
Quer filo che me saliva dar profonno
Quer cimino che era diventato quasi rotonno
Me portavano alla mente sordi rumori de mare a me nuovi
Rumori che l’antri nun sentivino ma che………..
Nvece dè famme pensà!! So bravo forte e grosso
Me facevino sentì de volè solo rubà all’animo der pesce.
Pensavo a quello ch’aveva d’avè sopportato
P’esse rivvato a morì qui dopo tutto er tempo ch’ era nato
Potevo esse giudice e pè lui in quer momento contà come er padre eterno
Nò volevo guardà nell’occhi e nemmeno tirallo fori
Me pareva che in barca erimio tutti omini cor cervello
Volevo conta e sapè e miglia c’aveva notato
Quanno era partito e dov’era passato
Famme dì quello che s’era magnato e i pericoli ncontrati
Prima che stò branco de scemi l’avessero chiappato
Mò l’amici stanno tutti zitti guardando er mare cò paura
O sanno che che sò matto e ……………….
Temono che er sogno nun iè se trasformi in avventura.
Erimio tutti mezzi tonti in barca poco prima
mò ……… c’avemo er core scollegato dar cervello
semo come er mulinello che cantava e sén’cantava
Semo pescatori ma che volete?? Er rilascio è troppo bello
Rtacci sua quanto tirva
E er mulinello che quasi che ie cantava
attaccato a a canna che ancora o teneva ma scricchiolava
rifiutannose de lavorà me se ncantava
o guardo sereno mentre o manno via quel treno
ad arricchì er mar Tirreno
Mò si che me trema er core! E….. er cervello mio ch’è strano
Nun sò a che è collegato ma mè fà sentì grosso più d’un nano

Pescegatto